- Titolo
- Ambiti di paesaggio
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- Abstract
- 1- Area costiero-collinare dello Stretto L'ambito è costituito da una fascia costiera coronata da rilievi collinari articolati e morfologicamente complessi, solcati da una densa rete di incisioni vallive. La fitta rete di urbanizzazioni, infrastrutture e aree coltivate limita la vegetazione naturale e seminaturale nelle aree più acclivi. Questa è caratterizzata da pochi lembi di querceti e macchia a euforbia e olivastro; più diffusa impianti artificiali di conifere soprattutto di pino domestico. Limitati tratti di spiaggia presso Catona conservano ancora frammenti di vegetazione delle dune. Il territorio è, nella parte della pianura costiera, estremamente antropizzato, con diffusi agglomerati urbani che formano un tessuto edificato pressoché continuo. Le aree rurali sono caratterizzate in particolare dalle colture agrumicole della pianura costiera e delle vallate fluviali e dalle colture viticole e olivicole tipiche del territorio pre-collinare. 2 - Fascia submontana del versante dello Stretto L'ambito, caratterizzato da una complessa struttura morfologica, comprende il versante reggino dell'Aspromonte che corona la stretta pianura costiera che si estende da Villa San Giovanni ai nuclei insediativi più meridionali di Reggio Calabria e Motta S. Giovanni. Il mosaico di vegetazione naturale è rappresentato da boschi di leccio, querceti di quercia castagnara con erica e da formazioni seminaturali, quali la macchia secondaria a erica e le praterie steppiche a tagliamani. I paesaggi rurali sono caratterizzati dalla diffusione degli uliveti nella prima fascia collinare, questi tendono ad inframmezzarsi con i castagneti che diventano poi predominanti alle quote più alte. L'organizzazione delle aree agricole si riflette sulle modalità storicizzate dell'insediamento con aree coltivate presidiate da nuclei di frazioni con spiccata identità e coronate da una punteggiatura di case sparse. Molto ricco appare il patrimonio culturale immateriale che si esprime in tradizioni ed eventi di valore simbolico-sacro radicati nei ritmi della natura tipici delle culture contadine. 3 - Fascia costiero-collinare della Costa Viola L'ambito è caratterizzato da un paesaggio collinare costiero con costa alta e rocciosa, con cale e baie di piccole dimensioni, denominata Costa Viola; questa è sovrastata dalla superficie sommitale dei Piani di Sant’Elia che costituiscono un’area cerniera tra l’ambito costiero e quello montano. Di rilievo le formazioni geologiche marine caratterizzate da habitat di scogliera che determinano uno spettacolare riferimento di vita sottomarina. La copertura agricola del suolo è caratterizzata da colture arboree e frappongono tra gli insediamenti residenziali costieri rimandano ai paesaggi di limoneti che caratterizzavano la costa, mentre organizzazioni dell'insediamento che caratterizzano i due centri principali di Bagnara Calabra e Scilla lungo la costa e i piccoli centri rurali nella zona collinare. 4 - Fascia collinare-montana della corona settentrionale L'ambito è caratterizzato dalla presenza di due sistemi di pianori, i Piani di Carmelia e i Piani di Aspromonte, cui sono collegati i versanti collinari e montani. Tre le forme di paesaggio rurale strutturanti: il seminativo asciutto delle vaste pianure disalberate, tipico dei Piani di Carmelia e d'Aspromonte; i boschi di faggio o castagno dei versanti aspromontani che coronano Santa Cristina d'Aspromonte, Scido e Delianuova; i boschi di ulivo con alberi centenari di grandi dimensioni tipici dei territori di Sant'Eufemia d'Aspromonte, Sinopoli, Scido e Delianuova. Il sistema insediativo è caratterizzato dalla presenza di piccoli centri e nuclei di matrice marcatamente rurale immersi nei boschi di ulivo, ad eccezione di Sant'Eufemia che è inserita in un paesaggio più chiaramente rurale vicino a quello degli altopiani. Le dinamiche insediative legate alla ricostruzione post-sismica hanno determinato il formarsi dei nuovi nuclei secondo matrici urbanistiche comuni. 5 - Area dell'acrocoro dell'Aspromonte L'ambito dall'acrocoro del massiccio aspromontano culmina nella vetta di Montalto ed è quasi interamente compreso nel Parco Nazionale dell'Aspromonte. Il paesaggio sommitale è composto da cime e crinali ed i versanti presentano varia acclività, che diviene alta in corrispondenza delle incisioni vallive più profonde. Il mosaico di vegetazione determina tre tipi di paesaggio: quello montano superiore dominato da estesi boschi di faggio puri o misti con abete bianco appenninico; quello del versante meridionale caratterizzato da estese pinete naturali di pino calabro; quello del versante orientale caratterizzato da un mosaico di cenosi forestali, pascoli gli usi rurali diffusi riguardano unicamente il pascolo e le attività silvo-colturali. Il Massiccio aspromontano si pone come ambito naturalistico apparentemente unificante, ma realmente dissecante tra i due sistemi, ionico e tirrenico, che presentano caratteri culturali ed identitari differenti. 6 - Area Grecanica L'ambito è caratterizzato dalla grande complessità morfologica determinata dalla presenza di formazioni collinari articolate che nelle aree argillose generano formazioni calanchive e alle quote più alte assumono la conformazione a massiccio e si vanno a saldare con l'Aspromonte. La struttura morfologica è caratterizzata anche dalle profonde incisioni delle fiumare che determinano ambiti complessi di paesaggi fortemente sedimentati nella culura locale; il rapporto insediamento-acqua ha rappresentato storicamente una matrice caratterizzante la vita delle comunità locali. Il particolare microclima di quest’ambito consente la coltura del bergamotto che si estende nei lembi residui della stretta pianura costiera e risale lungo i letti delle fiumare. Altri due paesaggi rurali sono caratteristici: gli uliveti della fascia collinare e i piccoli appezzamenti di vigneto disposti su versanti spesso anche molto acclivi. Un elemento di forte caratterizzazione identitaria è la presenza dell’area ellenofona, costituita dai centri abitati della Valle dell’Amendolea, la cui matrice storica e culturale è elemento strutturante e unificante questo territorio. 7 - Area della Piana di Gioia Tauro e della sua corona L'ambito è costituito da una grande area pianeggiante costiera, formata dalle piane dei fiumi Petrace e Mesima, che si eleva con estesi pianori dalle pendenze assai contenute, verso una corona di rilievi collinari che la cingono e che si elevano, ad ovest, fino al crinale dell'Aspromonte. La dominante paesaggistica è costituita dalle distese di ulivi, tra i più belli e antichi d'Italia, con alberi di quindici-venti metri, che si distendono “a ondate” su gradoni bassi e ampi. Centri come San Procopio, Varapodio, Terranova Sappo Minulio, Cinquefrondi, Anoia, Maropati sono immersi in fittissimi boschi di ulivo che li contornano e ne definiscono nettamente i margini. Nelle aree collinari, in prevalenza nei dintorni di San Giorgio Morgeto, sono diffusi e caratterizzanti i castagneti che alle quote più alte lasciano il posto ai boschi di faggio. L'ambito si presenta come un vero e proprio sistema culturale nel quale si intessono complesse relazioni identitarie e spiccano episodi di vivificazione del patrimonio tradizionale popolare. fascia collinare pedemontana a morfologia dolce, allungata tra il paesaggio aspromontano più elevato ad ovest e le colline di Serro Papa a est; a nord e a sud l'ambito è delimitato dalle piane delle fiumare Carere e Bonamico. E’ presente un gruppo collinare costituito principalmente da rocce terrigene, posto tra le montagne aspromontane a ovest e sud e il paesaggio collinare ionico meno elevato a est. Il rilievo presenta tre versanti principali che bordano l'unità a nord, est e sud ed un’area sommitale con crinali convessi e localmente accidentati dalla presenza di caratteristiche forme rupestri dovute a erosione differenziata di materiali terrigeni a diversa resistenza all'erosione (Pietra Cappa, Pietra di Febo). La fascia collinare presenta un paesaggio caratterizzato dal prevalere di vegetazione erbacea seminaturale diretta conseguenza di un forte impatto antropico sul territorio. Nelle aree pianeggianti ai bordi delle fiumare si localizza l'agrumicoltura di qualità, mentre nelle fasce collinari dei territori di Careri e Platì si concentrano gli uliveti. 9 - Fascia costiero-collinare della Bassa Locride L'ambito è caratterizzato dalla stretta fascia costiera, bassa e sabbiosa, cui segue la fascia pianeggiante ed il sistema dei rilievi collinari con acclività media intercalati da ampie vallate fluviali, spesso caratterizzate da forme di erosione calanchiva. Le Fiumare Bonamico e La Verde strutturano paesaggi di particolare rilievo caratterizzati anche da spettacolari gole poste tra alte pareti di roccia. La copertura del suolo, intorno ai piccoli centri abitati caratteristici di questo ambito, è prevalentemente agricola con attività rurali diversificate. I paesaggi agrari sono caratterizzati nella fascia collinare dagli uliveti piuttosto folti con piante preferibilmente basse, mentre nelle aree residuali della fascia costiera sono caratterizzanti gli agrumeti misti che risalgono lungo le fiumare con sono concentrate le aree di produzione del vino Greco di Bianco, le cui specifiche tecniche di lavorazione determinano una particolare infrastrutturazione del territorio. 10 - Area delle Serre L'ambito si estende a corona intorno al massiccio delle Serre, dal versante tirrenico a quello ionico. Il nucleo centrale di questa struttura è costituito da una piccola porzione (ricadente nel territorio provinciale) del massiccio montuoso delle Serre, composto essenzialmente da rocce granitiche, caratterizzato da estese aree sommitali ondulate con culminazioni, altopiani e conche. Il gruppo montuoso funge da spartiacque tra i bacini tirrenici e quelli ionici; alcuni corsi d'acqua incidono il massiccio nel versante ionico dell'ambito determinando profondi valloni. La copertura del suolo essenzialmente agricola è articolata prevalentemente in agrumeti nelle piane alluvionali e uliveti nelle aree collinari. Nella zona in cui i rilievi collinari si vanno gradulamente saldando con l'area delle prevalentemente brulle con una copertura del suolo a vegetazione spontanea a copertura vegetale scarsa o assente soprattutto nelle aree più acclivi e sottoposte a significativi fenomeni erosivi e franosi. 11 - Area dell'Alta Locride L'ambito è caratterizzato dal susseguirsi di tre fasce morfologiche ben definite. La prima è una stretta area pianeggiante allungata tra il mare Ionio a sud-est ed il sistema collinare collinare più interno a nord-ovest, che si estende per una larghezza generalmente di diverse centinaia di metri. La seconda fascia è costituita dai rilievi collinari prevalentemente argillosi con presenza di forme l'area delle Serre. L'intero ambito ha una forte connotazione agricola e presenta un territorio ”modellato” dalla millenaria mano dell’uomo pastore ed agricoltore, che nel corso dei secoli ha prodotto un paesaggio rurale di notevole interesse, pur se massicciamente aggredito da manifestazioni di disordine urbanistico. La copertura del suolo è prevalentemente agricola intorno ai centri abitati con attività rurali diversificate rappresentate da uliveti, vigneti e agrumeti. Le aree con quote superiori a 600 m slm sono prevalentemente boscate con presenza di abete bianco, faggio e castagno. 12 - Area costiero-collinare di Stilo e Monasterace L'ambito è caratterizzato dalla composizione di una fascia costiera pianeggiante coronata da una fascia collinare che si salda a nord-ovest con i primi rilievi delle Serre. Nella parte alta l'ambito presenta un paesaggio collinare con struttura a dorsali articolate e valli interposte; i rilievi sono costituiti prevalentemente da argille e si affacciano a sud-est sulla pianura costiera di Caulonia Marina, mentre a nord-est e sud-ovest l'ambito è delimitato dalle piane delle fiumare Stilaro e Allaro. Nell'area collinare la copertura del suolo è prevalentemente agricola, con presenza di versanti boscati o coperti da vegetazione arbustiva. L'attività agricola si intensifica nell'area costiera dove è particolarmente rilevante la coltura agrumicola soprattutto lungo le vallate dello Stilaro e dell'Allaro e nelle rispettive aree di foce della piana costiera. Le aree delle prime propaggini collinari sono interessate da vigneti misti ad uliveti con concentrazioni nel territorio di Bivongi e Pazzano.
- Data di pubblicazione
- Martedì 03 Gennaio 2017 12:06
- Tipo
- Vector Data
- Parole chiave
- Regioni
- Global , Europe , Italy , Pacific
- Responsable
- Amministratore
- Finalità
- a_ambiti_di_paesaggio
- Lingua
- Italian
- Informazioni aggiuntive
- Nessuna informazione supplementare
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